Giovedì scorso ne ho fatta un’altra delle mie. Avevo parlato bene ad un’amica di un posto, un piccolo ristorantino, un posto nato anni fa come paninoteca, infatti il nome Mezza Pagnotta il ristorante lo ha conservato, un posticino di quelli che piacciono a me, dove ti preparano in modo sublime, delle semplici erbe spontanee Murgesi. Un posto dove mangi formaggi locali che conservano ancora tutto il buon sapore di una volta, dove il cibo è autoctono e il proprietario un simpatico ragazzo, si rivela anche competente ed esperto conoscitore di erbacce. 🙂
Bene avevo incuriosito questa mia amica , anche lei amante del buon cibo e della cucina ” naturale “, tanto che avevamo deciso di andare lì a pranzo appunto giovedì scorso. Appuntamento dal suo negozio e si andava con suo marito, tra l’altro conosciuto il giorno prima. Beh a questo punto una persona normale, avrebbe come minimo chiamato per accertarsi che il ristorante fosse aperto a pranzo, o comunque per fare una prenotazione per tre persone.
Appunto ho detto una persona normale…ma non sono io 🙂
Siamo arrivati alle 13,30 e il ristorante era chiuso, closed, serrado…Non potete immaginare la mia espressione, sarei sprofondata, e immaginavo loro cosa stessero pensando di me in quel momento, anche perché se devo dirla tutta, fosse capitato a me avrei pensato ma questa è proprio una cretina, vabbè non cretina ma inizia sempre on la lettera c……..
Insomma bisognava comunque pranzare da qualche parte, così abbiamo ripiegato per un altro posto, non certo allo stesso livello di quello, ma dove l’unica cosa veramente buona è stato il dolce, una piccola tortina di arance e mandorle.
La cosa che ho pensato subito devo rifarla, già ma con quale ricetta?
Il giorno dopo ho cominciato a cercare su internet, così ho preso due ricette che mi sembravano buone, le ho unite, o meglio dell’una e dell’altra ho preso ciò che mi sembrava andasse bene e da questa fusione, sono nate queste tortine, molto molto simili. Molto buone, dove la chicca è senz’altro il tocco di Cointreau messo appena prima di servirle, un piccolo peccato di gola, uno strappo alla regola, se avete regole a tavola, come quella di non bere alcoolici, ma vi assicuro che questo passaggio fa davvero la differenza.
Per 8 tortine
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Sbucciare le arance senza prendere la parte bianca, bollire la buccia partendo da poca acqua fredda e ripetendo l’operazione 4 volte, cioè mettere le bucce in tegame con acqua, portare a bollore, scolare rimettere l’acqua fredda e farlo per altre 3 volte. Tenete da parte qualche cucchiaio di acqua dell’ultima cottura. Una volta finita l’operazione tritate in un cutter le bucce fino a ridurle a crema, aiutatevi se volete con uno o due cucchiai di acqua delle arance. Sbattete le uova, unite lo zucchero, la vaniglia, il liquore il bicarbonato setacciato e versate in 8 stampini da muffin imburrati ( io ho usato dei pirottini e non serve imburrare ) un po’ del composto, mettete un cucchiaino di marmellata al centro, coprite con altro composto fino a 3/4 dello stampino. Cuocete per 20 minuti circa a 180° , fate la prova stuzzicadenti, sennò prolungate la cottura. Spolverate di zucchero a velo e servite tiepidi irrorando con un pochetto di Cointreau. | |||
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Un consiglio: potete fare una torta unica se versate in un tegame da 22 cm di diametro |