Ricordo mio nonno, seduto su una panchetta di legno, con accanto a se una cassetta di pomodorini arancio e rossi, ancora attaccati al loro peduncolo profumato piu del pomodoro stesso, con uno spago lunghissimo in mano ad appendere pomodori, creando lunghe collane, serte o ‘nzerte, che poi avrebbe appeso a dei grandi ganci al muro, nel locale dove era solito preparare anche il vino…
Questa antica procedura, rendeva i pomodori particolarmente buoni, perchè seccando leggermente disidratano un pochino concentrando tutto il loro sapore. Prima quell’operazione che faceva mio nonno veniva fatta in ogni famiglia ma purtroppo oggi questi vengono preparati sempre meno ( sigh! ) da quando si trovano pomodori in tutte le stagioni.
Cosi si acquistano freschi ma coltivati nelle serre o importati da chissa dove, pagandoli il triplo, ma che non hanno nemmeno un terzo del sapore di quelli venduti nella stagione estiva. Poi la verità è che nessuno ha piu la pazienza di appendere pomodori, nessuno ha piu il tempo di fare niente. Cosi quando l’altro giorno mio marito è tornato con una serta di pomodori, regalo di un cliente soddisfatto e riconoscente, ho provveduto immediatamente a immortalare con la mia Reflex, e a preparare questa ricetta, cosi come l’originale richiedeva con pomodorini appesi.
Gli sponsali, altri protagonisti indiscussi della mia cucina Pugliese, invece, l’aspetto non inganni non sono porri, sono cipolle verdi tagliate ancor prima che diventino il bulbo che tutti conosciamo. Adesso dovrei spiegare il perchè di questo nome “sfricone”, ecco io non lo so, ma mi piace pensare che sia onomatopeico, per via di quel sfrrr, sfrrrrr che fa la cipolla, mentre sfrigge ( soffrigge ) nell’olio…
Questo prodotto, gli sponsali , tipico della mia regione, si trova da qualsiasi fruttivendolo, nei mesi invernali. Il loro sapore è piu dolce della cipolla e piu delicato, vengono utilizzate, come ripieno del nostro famoso calzone, tipica focaccia farcita con tonno, ricotta forte e olive, e a volte anche uvetta., Oppure come farcitura dei panzerotti gia pubblicati dove però al posto della mozzarella si puo utilizzare questo ripieno, la ricetta dei panzerotti la trovate qui https://swingcooking.it/panzerotti-fritti-3/
Ma a me andava di riproporle cosi come le mangiavo nei miei ricordi di bambina, lo sfricone si faceva nelle fredde sere d’inverno e si serviva con delle fette di buon pane, quando una cena era semplicemente costituita da alimenti poveri, ma non meno gustosi, come pane, cipolle, caciocavallo e olive.